Come immettiamo tisane e microrganismi nel terreno

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Una valida alternativa naturale ai fitofarmaci.

Come vi abbiamo già raccontato, l’Agricoltura della Luce e del Carbonio è un metodo di coltivazione innovativo che ha escluso tutta la chimica e le tecniche di produzione industriale guardando invece al metodo utilizzato dalla natura nei boschi. Una parte importante dell’Agricoltura della Luce e del Carbonio sono l’impiego di tisane ottenute da erbe officinali e microalghe e il reinserimento dei microrganismi utili del terreno. Questo processo rafforza e potenzia le radici e l’apparato immunitario della pianta risultando un’ottima alternativa naturale ai fitofarmaci.

Oggi vedremo nello specifico la nutrizione delle radici della vite per rafforzare la pianta. Le immagini che accompagnano questo articolo le abbiamo girate a Castelcerino (VR), dove si produce il vino Magenta della Cooperativa Vino Nuovo.

L’applicazione delle tisane e dei microrganismi avviene attraverso un attrezzo artigianale che, montato su un trattore,  pratica un taglio nel terreno, vicino alle radici delle piante, dove vengono immesse le tisane subito a seguito del taglio. Sono una serie specifica di tisane quali camomilla, erba medica, equiseto e altre, insieme ai microrganismi radicali, circa 7 ceppi differenti, e il Micor Active, che sono microalghe e pareti cellulari del lievito che hanno lo scopo di aumentare la capacità di sviluppo dei microrganismi stessi, dando loro degli elementi nutritivi.

Le tisane sono estratte a freddo con un processo particolare che si chiama “a naviglio”, ovvero un processo di compressione e decompressione che estrae i principi attivi dalle erbe officinali senza utilizzare il calore, così da mantenerli intatti ed  inalterati. Le tisane hanno la funzione di creare l’ambiente ideale per lo sviluppo dei microrganismi e quindi favorire poi l’inoculo di questi microrganismi nella pianta attraverso l’apparato radicale.

Come vi dicevo all’inizio, questo metodo, unito alla nutrizione fogliare, è una valida e comprovata alternativa naturale ai fitofarmaci. Nella nostra esperienza abbiamo notato parecchie situazioni dove malattie importanti come Mal dell’Esca (che causa un disseccamento dei tralci e morte della pianta) e Flavescenza Dorata (malattia estremamente pericolosa che ha effetti devastanti per i vigneti) hanno cominciato a ridursi notevolmente. Anche delle piccole virosi che creavano colatura (ossia la caduta dei fiori e delle bacche durante i primi stadi di sviluppo) o difficoltà di allegagione (ovvero della fase iniziale dello sviluppo dei frutti successiva alla fioritura) sono nettamente diminuite e la produzione si è ristabilita come negli anni precedenti a questi eventi negativi.

2 MESI DOPO…

Le tisane sono state immesse con i primi di aprile. A maggio, senza fare alcun tipo di concimazione ulteriore al terreno, oltre al taglio di aprile, la vegetazione è sana e rigogliosa. Anche la produzione si prospetta abbondante.

Tra i filari crescono numerose piante spontanee, come l’Iperico. Noi andremo a falciare quest’erba solo dopo che sarà terminata la fioritura, ovvero quando avrà completato anche la sua funzione di attirare gli insetti utili che si nutrono, appunto, dei fiori.  Inoltre, sappiamo che ogni pianta apporta determinati elementi nutritivi importanti per il suolo. Questa è la tecnica del “sovescio” ed è un importante tassello nell’Agricoltura della Luce e del Carbonio: quelle che noi chiamiamo “malerbe” in realtà sono delle piante che nutrono il terreno e apportano, appunto, elementi utili che se no verrebbero a mancare.

Se vuoi sapere di più sull’Agricoltura della Luce e del Carbonio e sui prodotti col sigillo di garanzia “Di Vini e di Luce” leggi la sessione “L’agricoltura della Luce e del Carbonio” sul sito.

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