Sovescio: a cosa serve e come applicarlo

 

Una delle pratiche che consigliamo noi della Vini di Luce è quella del sovescio, ovvero la semina . La tecnica del sovescio è molto importante perché riesce a riequilibrare i terreni e a rompere quella che è la monocultura, ossia la coltivazione di un’unica specie su di un terreno. La scelta dei semi da sovescio che vanno a comporre i miscugli è molto importante perché attraverso una selezione di essenze accurata abbiamo l’opportunità di apportare al suolo tutti quegli elementi nutritivi necessari, specifici per quel tipo di terreno, per quel tipo di coltura. Questo anche nell’ottica di riequilibrare ciò che manca in quel terreno specifico. In questi ultimi 50-60 anni i suoli italiani si sono impoveriti di sostanza organica e carbonio organico. Ecco che anche grazie alla pratica del sovescio noi abbiamo la possibilità di riequilibrare questi terreni scegliendo quelle specie, quelle essenze che riescono a apportare carbonio organico, lignina e sostanza organica stabile.

Il sovescio ha tante utilità oltre all’apporto di sostanze e quindi elementi nutritivi, tra cui il più importante il carbonio organico. Un grandissimo effetto è quello di contribuire a evitare l’erosione del suolo. Un altro è quello di incrementare la presenza di tutti gli insetti utili alla coltivazione, proprio perché rompendo la monocultura e avendo all’interno dei miscugli di essenze piante che vanno a fiore riusciamo ad attirano tutta una serie di api e di insetti utili sui nostri campi. Inoltre piante come l’avena, che noi utilizziamo moltissimo, hanno la capacità molto importante di disintossicare i terreni dagli eccessi di rame e quella di ossigenare il suolo e quindi di contribuire all’innalzamento del carbonio organico.

Il momento migliore per la semina dei semi da sovescio si ha con l’arrivo dell’autunno perché, soprattutto nel vigneto dopo la vendemmia, si può preparare il terreno per poi procedere alla semina dei miscugli. Questa operazione si può fare con una seminatrice o a spaglio. Noi consigliamo di aggiungere ai semi un preparato a base di microrganismi, il “concia semi” che abbiamo creato apposta, che ha la funzione di favorire la crescita del seme e poi, una volta che il seme cresce, trasferire questi microrganismi utili anche alle radici delle piante coltivate, tra cui appunto la vigna, aumentandone la resa.

Si consiglia, soprattutto nel vigneto, di seminare a filari alterni per lasciare un filare di servizio dove mettere, ad esempio, il legno di potatura che poi viene trinciato o portato fuori per altri scopi. È importante preparare il letto di semina in modo adeguato utilizzando una seminatrice idonea in grado di seminare semi di diametri diversi. Ad esempio la facelia sappiamo che è molto piccola rispetto ad altri semi. Occorre interrare il seme a circa 2 cm di profondità, non di più perché questo potrebbe compromettere la crescita del seme. É importante mescolare il seme da sovescio con i prodotti concianti a base di microrganismi per favorire sia la crescita del seme stesso che, poi, la crescita delle piante coltivate grazie al lavoro che i microrganismi faranno in simbiosi con le radici. Al termine della semina è importante effettuare l’operazione di rullatura che permette la giusta adesione del seme al terreno.

Per quanto riguarda lo sfalcio del sovescio, io consiglio di effettuarlo quando la maggior parte delle essenze del miscuglio è in sfioritura, cioè nel periodo appena successivo la fioritura, prima della maturazione del seme. Questo per evitare che alcune specie si propaghino, diventino quindi infestanti, e allo stesso tempo per favorire anche tutto il lavoro degli insetti che vanno nei fiori e quindi portano vitalità al terreno e a tutto l’ambiente. Inoltre sfalciando prima dell’andata in seme abbiamo un minor consumo di azoto da parte delle piante da sovescio stesse e quindi manteniamo maggiore fertilità del terreno per la coltura. L’operazione di interramento del sovescio non è così necessaria. Infatti, sappiamo che è attraverso la radice che si apportano elementi nutritivi al suolo. Io consiglio sempre di sfalciare e di aspettare ad interrarlo, se proprio si vuole, almeno 10 giorni così che ci siano le condizioni per il corretto processo di decomposizione, di umificazione della sostanza organica e non ci siano invece effetti di putrefazione.

 

Proprio quest’anno, in collaborazione con una ditta sementiera, abbiamo messo a punto due miscugli di semi da sovescio che saranno commercializzati dall’azienda Corimpex.

Il miscuglio Equilibrio CN1, ovvero equilibrio carbonio-azoto, creato per ristabilire il giusto rapporto tra carbonio e azoto nel terreno di modo che non vi sia eccessivo azoto e a sfavore del carbonio, semmai il contrario: i terreni agricoli sono tendenzialmente sempre troppo ricchi di azoto. Ristabilendo il giusto rapporto tra carbonio organico e azoto si stimola la crescita dell’apparato radicale delle vigne. Inoltre grazie all’abbinamento con i microrganismi si accresce l’induzione di resistenza alla malattie. Infine grazie ad alcune leguminose forniamo alla pianta elementi nutritivi che saranno i precursori aromatici delle uve e poi del vino. Il CN1 è formato da segale autunnale, avena rossa, loietto italico, trifoglio incarnato, trifoglio alessandrino, veccia villosa, rafano e facelia. Questo è un bellissimo mix perchè, grazie alla presenza di specie dalla crescita veloce e altre dalla crescita lenta, la copertura del suolo durante la fase di riposo vegetativo è costante e si contrastano così i fenomeni di erosione, di ristagno e si preserva la struttura del suolo. La presenza di specie con radici fascicolate e fittonante insieme favorisce il decompattamento del terreno, il miglioramento strutturale e la reazione del suolo. La compresenza, poi, di specie azotofissatrici, le graminacee prative ricche in zuccheri e cereali ricchi di cellulosa, conferisce un buon equilibrio tra zuccheri, cellulosa e lignina attivando così l’attività microbiologica del terreno utile ai peli radicali. Studi francesi hanno inoltre scoperto che l’avena rilascia un componente importante che si chiama avenacina ed è una saponina emessa dalla radice dell’avena che ha un effetto deprimente sulle spore di peronospora nel terreno. La presenza del rafano, infine, è per favorire l’azione contro i nematodi e, quindi, aiutare la disinfestazione dei terreni, soprattutto quei terreni datati, quei vigneti che hanno una certa età che quindi possono avere problemi di nematodi.

L’altro l’altro miscuglio che abbiamo ideato è il miscuglio Equilibrio CN2, carbonio-azoto 2, ed è stato studiato specificatamente per il centro-sud, quindi per le zone con inverni un po’ più minuti rispetto al centro nord, anche se può essere utilizzato anche in alcune aree del centro nord. Anche questo mix di semi da sovescio è stato studiato per ristabilire il giusto rapporto tra carbonio organico e azoto, stimolando la crescita dell’apparato radicale delle piante. Inoltre grazie all’abbinamento con i microrganismi si accresce l’induzione di resistenza alla malattie. Infine grazie ad alcune leguminose forniamo alla pianta elementi nutritivi che saranno i precursori aromatici delle uve e poi del vino. Qui abbiamo la composizione di orzo, avena, trifoglio incarnato, trifoglio squarroso, la veccia sativa, il rafano e la facelia. Le specie con radici fascicolate e fittonante insieme favoriscono il decompattamento del terreno, il miglioramento strutturale e l’areazione del suolo. La compresenza, poi, di specie azotofissatrici, le graminacee prative ricche in zuccheri e cereali ricchi di cellulosa, conferisce un buon equilibrio tra zuccheri, cellulosa e lignina attivando così l’attività microbiologica del terreno utile ai peli radicali. L’avena contra tra i suoi benefici anche un effetto deprimente sulle spore di peronospora nel terreno e il rafano favorisce l’azione contro i nematodi e, quindi, aiuta la disinfestazione dei terreni.

Inoltre, noi creiamo sovesci studiati appositamente per ogni singola azienda. CN1 e CN2 sono dei miscugli creati per andar bene per tutte le realtà, però la nostra la nostra professionalità ci permette di studiare anche miscugli ideali per la singola azienda, le singole problematiche. Abbiamo studiato miscugli innovativi in grado di garantire una efficacia anche nei nelle condizioni atmosferiche più difficili, tipo troppa pioggia, poca pioggia o troppo freddo.

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